Pitti Immagine Filati 85: DATI DI AFFLUENZA

Pitti Filati si conferma l’appuntamento irrinunciabile per i grandi della moda e i migliori maglifici internazionali: un’edizione oltre le aspettative, con un livello altissimo di ricerca nelle collezioni delle migliori filature al mondo. Il totale compratori a quota 5.350 presenze complessive, gli esteri confermano la grande qualità e i livelli raggiunti un anno fa, per l’Italia si registra una leggera flessione.

“A giudizio degli espositori, sia pure interpellati a campione, è stata un’edizione superiore alle aspettative – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – caratterizzata dall’importanza dei visitatori italiani ed esteri e da un altissimo livello di ricerca contenuto delle collezioni presentate, uno stimolo e una fonte di ispirazione per tutti. In tempi di crescita o in periodi di riassestamento del mercato e dei consumi, come questo, Pitti Filati è davvero l’unico appuntamento che i grandi della moda e i migliori maglifici non possono mancare. E non lo diciamo noi organizzatori, lo dicono gli operatori presenti. Da qui parte l’intera catena della moda, il suo zeitgeist: i materiali, le innovazioni tecnologiche, i colori, la mano, le combinazioni, il dialogo disciplinato tra libera creatività e frontiere produttive. Tutto ciò scaturisce dall’impegno e dagli investimenti delle filature che espongono in Fortezza da Basso”.

“Fa impressione scorrere l’elenco dei compratori – riprende Agostino Poletto, direttore generale – in rappresentanza dei maglifici e soprattutto degli studi stilistici: è come leggere il calendario delle sfilate di Londra, Milano, Parigi e New York, tutte insieme… Per questo, in un 2019 così faticoso per l’economia e gli scambi commerciali a livello internazionale e, purtroppo, a maggior ragione nel nostro paese, siamo decisamente soddisfatti anche dei risultati numerici, con la conferma del dato estero sui risultati del 2018 (che completò un triennio di costante crescita delle affluenze) e una contenuta diminuzione degli italiani. Da parte nostra cerchiamo di fare del salone anche un’occasione di riflessione sui protagonisti della storia recente della maglieria di moda – la mostra dedicata a Pour Toi insieme a Modateca Deanna ha avuto grande successo – e una piattaforma di promozione dei nuovi talenti, per esempio con il concorso Feel the Yarn, giunto alla sua decima edizione grazie alla collaborazione con il Consorzio Promozione Filati e le migliori scuole di moda nel mondo. Senza dimenticare le operazioni dedicate al tema della sostenibilità – come la nuova area Sustainable – la novità che quest’anno ha visto anche il coinvolgimento di un gigante del lusso come Salvatore Ferragamo con il suo progetto Young Talents for Sustainable Thinking, e il sempre approfondito lavoro di Angelo Figus e Nicola Miller sullo Spazio Ricerca”.

Guardando i dati di affluenza finale dei tre giorni di Pitti Filati (Firenze, 26-28 giugno 2019), il totale compratori ha raggiunto quasi 5.350 presenze complessive, con i compratori esteri a confermare i loro numeri (2.900 circa i buyer internazionali) e una leggera flessione per gli italiani, nell’ordine del 5-6% (circa 150 persone in meno rispetto al giugno 2018).

 

Nella classifica dei 15 paesi esteri di riferimento in testa la Francia (264 i buyer) seguita da Germania (260), Regno Unito (260), Stati Uniti (217), Giappone (186), Russia (124), Cina (115), Spagna (102), Turchia (95), Svizzera (89), Hong Kong (83), Olanda (67), Corea (61), Svezia (49) e Belgio (45).    

 

Nella mattina di venerdì 28 giugno alla Fortezza, davanti ad un numeroso pubblico che si è raccolto intorno ai ragazzi in gara, sono stati decretati i vincitori della decima edizione di Feel The Yarn, ribattezzato The X Contest per questo anniversario, il concorso dedicato a sostenere e promuovere i giovani creativi del knitwear organizzato da Consorzio Promozione Filati e con il sostegno di Fondazione Pitti Immagine Discovery. Tra le creazioni dei 26 studenti, selezionati tra 15 tra più prestigiosi istituti di moda internazionali di 11 diversi paesi, si sono distinte quelle di Camilla Conti del Polimoda di Firenze, che ha interpretato con particolare creatività e capacità tecnica i filati dell’azienda Linsieme Filati di Montemurlo (Prato), aggiudicandosi una borsa di studio di 5.000 euro come contributo per l’iscrizione al Master Creative Knitwear Designer di Modateca Deanna e Accademia Costume & Moda.

Per quanto riguarda gli altri premi assegnati dalle aziende partner del concorso a questa edizione, che consistono in una internship retribuita nei loro uffici stile: Alba Arillo della scuola ESNE ha ricevuto il premio assegnato da Biella Yarn by SuedWolle, utilizzando filati di Botto Giuseppe; ad Olatz Altuna Zapirain sempre di ESNE, che ha utilizzato filati di IGEA, è andato il premio assegnato da Trafi; Viktorija Mineikyte della scuola irlandese NCAD si è vista assegnare il Premio da Fabiana Filippi, per le sue creazioni con filati di Industria Italiana Filati; a Jenni Gibson del Royal College of Art, che ha lavorato con filati Filmar, è andato il Premio assegnato da JNBY; infine Maddie Sellers della University of Brighton ha vinto il Premio assegnato da Liu Jo per le sue creazioni knitwear realizzate con filati Pinori Filati.